La
festa dei serpari si svolge a Cocullo il 1º maggio a partire dal 2012;
precedentemente aveva luogo il primo giovedì di maggio.
La
festa si svolge in onore di san Domenico abate che risulta essere particolarmente
venerato a Cocullo, ma anche a Villalago, perché è il patrono di entrambi i
paesi abruzzesi.
Difatti
a Cocullo vengono conservate due reliquie del santo: un molare ed un ferro
della sua mula. Un altro molare del santo è conservato nella chiesa principale
di Villalago.
Religione
e tradizione
Ogni
anno a maggio si celebra a Cocullo un antichissimo rito, trasformatosi oggi in
una festa sacra-profana. Tutto ha inizio con i serpari che alla fine di marzo
si recano fuori paese in cerca dei serpenti. Una volta catturati, vengono
custoditi con attenzione in scatole di legno (in tempi remoti dentro dei
contenitori di terracotta) per 15-20 giorni nutrendoli con topi vivi e uova
sode. Questa usanza è legata alla civiltà degli antichi Marsi, che però i cocullesi
rievocano in onore di San Domenico che è ritenuto proteggere dal mal di denti,
dai morsi di rettili e della rabbia. San Domenico era un monaco benedettino di
Foligno che attraversò il Lazio e l'Abruzzo fondando monasteri ed eremitaggi. A
Cocullo si fermò per sette anni, lasciando un suo dente e un ferro di cavallo
della sua mula, che divennero delle reliquie. Per questo la mattina della
ricorrenza, nella chiesa a lui dedicata, i fedeli tirano con i denti una
catenella per mantenere i denti stessi in buona salute e poi si mettono in fila
per raccogliere la terra benedetta che si trova nella grotta dietro la nicchia
del Santo. La terra sarà poi tenuta in casa come protezione dagli influssi
malefici, sparsa nei campi per allontanare gli animali nocivi oppure sciolta
nell'acqua e bevuta per combattere la febbre. Tale festa per alcuni studiosi è
da attribuire alla dea Angizia, venerata presso gli antichi Marsi. Per altri
studiosi invece, la si deve attribuire alla mitologia di Eracle. Infatti nella
frazione di Casale sono stati rinvenuti bronzetti votivi raffigurante proprio
Eracle che, come si sa, strangolò nella culla i due serpenti mandati da Era per
ucciderlo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_dei_serpari
ارتبط
الثعبان، لدى كثير من شعوب هذا الكوكب، برمزية للشرّ والأذى، سيما في رمزيته
الدينية التوحيدية، حيث أغوى حوّاء لتأكل الثمرة المحرمة وباقي القصّة تعرفونها!
ولكن، كذلك ارتبط برمزية للحكمة في ثقافة الشرق الأقصى (لنتذكر بأنّ شكل التنين الشرقي قريب لشكل الأفعى وليس كما تصوره أديان شرق المتوسط .. فينيق ترجمة) ورمزية للقوّة لدى
الإلاهة هيجيا (دقِّقوا برمز مكان بيع الأدوية، بيومنا هذا، في كل أنحاء العالم،
أو ما يسمى الصيدليّة، كما في الصورة أعلاه).
وكرمزية احتفالية كما يحدث في قرية كوكولو الإيطالية،
حيث يحتفل سكّأن القرية سنوياً بهذا العيد (عيد القديس دومينيك)، الذي وثّقه فرانك كويستا في برنامجه الوثائقي حول
الحيوانات في قناة ديسكفري ماكس، وبحسب لقاء أجراه فرانك مع كاهن البلدة المسيحي
الكاتوليكي، فقد أكّد له بأنّ هذا الإحتفال قديم جداً وهو عبارة عن تأثير وثنيّ في
طقوس الكاتوليكية في القرية، يحدث الإحتفال في شهر مايو، أي خلال فصل الربيع عملياً، حين تخرج الأفاعي من السبات الشتوي، يقوم الأهالي بجمعها وتغديتها على
مدار أيام قليلة قبل بدء الاحتفال، وبعد انطلاقة الإحتفال، تُعاد إلى
الطبيعة.
الإسم العلمي لهذا الجنس من الثعابين هو الأحناش، وغالبية أنواع هذا الجنس،
كحال النوع المحتفّلْ به في القرية (في الصورة أدناه) وإسمه أفعى رباعية الخطوط، غير سامة.
يبلغ عدد سكّان القرية حوالي 200 نسمة، في حين يحضر إحتفال الثعابين هذا حوالي 25000 شخص سنوياً ويأتون من كل المناطق الإيطالية ومناطق أخرى من العالم!
تعليق فينيق ترجمة
أوردت
الموضوع باللغة الإيطالية، على اعتبار أنّ الاحتفال إيطالي بامتياز. وكل ما كتبته
باللغة العربية هو نتاج مشاهدتي لبرنامج وايلد فرانك الوثائقي وقراءة بعض
المعلومات الأخرى باللغة الإسبانية.
ما لفت انتباهي هو وجود احتفال إيرلندي سنوي يوم القديس باتريك كرمز ديني ساهم بإخراج الأفاعي من إيرلندة، وهنا، نعود للرمزية السلبية أو الشريرة للأفاعي وبشكل مناقض لإحتفالية بقديس مسيحي آخر بقرية إيطالية، كما قرأنا أعلاه!
أشكر أيّ
تصويب أو إضافة
ليست هناك تعليقات:
إرسال تعليق